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Ben ritrovati sul mio blog!
Sono Gianluigi Canducci, web designer freelance attivo a Ravenna e dintorni, realizzo siti web a Forlì Cesena, Rimini e su tutto il territorio nazionale e curo la presenza online di aziende e professionisti.
Telegram è un servizio gratuito russo di messaggistica istantanea che, seppure non utilizzato nel nostro Paese con una diffusione pari a quella dei più noti social network come Facebook, Twitter e via dicendo, vanta già 100 milioni di utilizzatori in tutto il mondo: esso si è ritagliato uno spazio considerevole nell’attenzione di tutti coloro che vogliono restare in contatto con una certa regolarità con amici, colleghi e aziende ma non vogliono utilizzare le consuete app di messaggistica.
La piattaforma si è fatta conoscere anche per le dichiarazioni dei creatori secondo le quali i fondatori non mirerebbero a generare una base di utenti verso la quale poi rivolgere annunci pubblicitari (come certi altri social media…) perché opterebbero eventualmente sulle donazioni oppure sulle funzionalità premium a pagamento per continuare a finanziarsi.
Andiamo a scoprire più nel dettaglio le caratteristiche che rendono Telegram un canale eccezionale per stimolare l’interazione con i potenziali clienti.
Telegram potrebbe proporsi nei prossimi anni come una valida integrazione, se non alternativa, alle usuali mail e newsletter per i brand che vogliono fornire contatti rapidi e facilmente fruibili verso i propri sostenitori. La piattaforma consente di inviare messaggi, foto e file audiovisivi accessibili da qualsiasi dispositivo, essendo memorizzati in cloud - ed è utilizzabile sia come applicazione per desktop (PC, MAC, Linux) che come servizio web, mantenendo traccia di tutte le conversazioni essendo gli accessi da vari dispositivi perfettamente sincronizzati.
La piattaforma mette a disposizione un gran numero di personalizzazioni visive dei messaggi (emoji, stickers..) che però possono portare a “stuccare” i followers se impiegati in maniera troppo disinvolta, perciò non ti consiglio di abusarne.
Gli sviluppatori si stanno impegnando anche sul fronte della sicurezza, avendo già previsto delle chat segrete per scambiare messaggi con i propri followers all’insegna della privacy e la possibilità di distruggere automaticamente i messaggi una volta trascorso un certo periodo.
I brand che hanno già una presenza in rete affermata possono avere la convenienza, oltre ai canali, a usufruire della funzionalità di creazione dei gruppi e dei supergruppi, piazze virtuali di raccolta di appassionati attorno a un determinato argomento: i gruppi Telegram possono ospitare fino a 200 seguaci e i super gruppi fino a 20.000 utenti.
Naturalmente non è necessario occuparsi di produrre personalmente ogni aggiornamento di stato: poiché le API sono pubblicamente accessibili è possibile impostare risposte automatiche a fronte di specifiche domande.
I bot di Telegram sono programmi gratuiti impostati per compiere specifiche azioni (svolgere ricerche, condividere, salutare, connettersi con servizi di terze parti, proporre quiz…), hanno un’interfaccia diversa da quella degli esseri umani e non hanno accesso ai messaggi quando vengono aggiunti ai gruppi.
Per includere i bot occorre selezionarli dalla lista e poi cliccare sul rispettivo nominativo per aggiungerlo al proprio canale o gruppo: per cominciare a utilizzarlo bisogna iniziare a chattarci (attività che si traduce in una riga di comandi testuali), dopodiché si possono importare le relative funzioni che ciascuno di essi offre (ad esempio, segnalare cinema, comparare prezzi su Amazon, ricercare altri bot ecc.)
I bot pertanto sono delle intelligenti integrazioni delle funzionalità della piattaforma che permettono di rendere più variegata la propria offerta di contenuti nei canali e nei gruppi e che consentono di interagire con i followers anche quando non si è fisicamente disponibili.
Telegram presenta un codice open per chiunque, libertà che agevola la produzione di app più o meno ufficiali, a cui ci si può iscrivere per espandere l’offerta di contenuti ai propri seguaci.
Se vuoi cominciare a utilizzare le applicazioni automatizzate di Telegram, ecco una lista di bots di cui puoi avvalerti.
Telegram è uno strumento di aggiornamento al quale i partecipanti si iscrivono spontaneamente, a riprova dell’interesse che i followers possono nutrire per il brand, e che mette a nostra disposizione diverse statistiche per dedurre l’interesse per le nostre news (in primis: numero di iscritti al canale e di persone che leggono gli aggiornamenti); al pari di una newsletter permette di far pervenire aggiornamenti mirati e notizie commerciali, ma con questo mezzo non si rischia che le mail finiscano nello spam oppure che giungano inosservate.
Telegram è un inedito canale di divulgazione a disposizione di professionisti, piccole, medie e grandi imprese per restare effettivamente in contatto con i propri followers, e per questi ultimi per ricevere aggiornamenti sui brand di interesse lontani dal “brusio” a cui sottopongono i social network.
Dobbiamo tenere conto che i social network come Facebook, a causa del crescente numero di iscritti e di pagine presenti, rende sempre più difficile raggiungere senza investimenti monetari i propri seguaci per portare a loro conoscenza delle iniziative di rilievo: Telegram, invece, è gratuito e fa giungere gli aggiornamenti pubblicati direttamente a tutti coloro che si iscrivono al canale aziendale.
Telegram può essere un mezzo molto utile per potenziare la propria identità di brand qualora si abbia già definito concretamente come si intende apparire nei confronti dei propri sostenitori (simpatici e irriverenti? professionali e seriosi?); consente quindi di sostenere un’identità distintiva e di ritagliarsi uno spazio privato in cui mostrare “a tu per tu” al proprio pubblico materiali utili e preziosi.
Telegram, benché non nasca direttamente per vendere, è uno strumento notevole per aumentare l’autorevolezza di un brand e per forgiare un rapporto diretto tra i professionisti e i propri followers.
In particolare:
Tieni a mente che finalizzare troppo il canale di Telegram alla vendita rischia di alienare la simpatia degli iscritti: proprio come non si segue una pagina Facebook di un marchio solamente per ricevere notifica delle promozioni, allo stesso modo occorre coniugare la funziona informativa a beneficio dei seguaci con le proprie esigenze commerciali.
Esistono semplici accorgimenti che puoi adottare per aumentare le possibilità di vendere con Telegram:
E tu, che cosa ne pensi?
Ritieni che Telegram possa costituire un valido strumento strategico per la comunicazione aziendale?
Mi chiamo Gianluigi Canducci, sono un esperto in web marketing, web designer, consulente e social media manager con sede a Cervia tra le province di Rimini, Ravenna e Forlì Cesena. Ho oltre 10 anni di esperienza nel campo e assieme ai miei collaboratori mi occupo della gestione di account Instagram e gestione pagine Facebook e della loro sponsorizzazione con annunci pubblicitari social ads mirati, di realizzazione di App personalizzate e di indicizzazione di siti web su Google. Sono a disposizione di piccole e medie imprese, freelance e brand personali in cerca di una figura con esperienza e dedizione.