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Nella realizzazione di siti internet, attività di cui mi occupo, non ci si può limitare ad offrire una piattaforma facile e veloce da navigare, ma occorre anche soffermarsi a riflettere sull'intento di ricerca che muove il pubblico al quale ci si rivolge, per assicurarsi di offrire nel proprio sito contenuti in linea con le loro esigenze.
L'intento di ricerca è un elemento fondamentale nella realizzazione di contenuti in ottica SEO.
La creazione dei contenuti per il piano editoriale in genere parte dall'analisi e dall'impiego delle keywords, ma esse sono soltanto un'astrazione, un modo di evidenziare i bisogni e le necessità che si celano dietro di esse.
Dalla comprensione delle necessità che spingono gli utenti a digitare le proprie ricerche, scaturiscono sostanziose opportunità di realizzare contenuti utili ed esaustivi, originali e preziosi, in grado di proporci come autorevoli realtà nel nostro settore.
Le ricerche degli utenti possono dividersi in tre categorie:
Ovviamente sai già che l'analisi delle parole chiave è un elemento fondamentale della comprensione dell'intento di ricerca, sebbene i due aspetti a conti fatti non combacino.
Infatti, le parole chiave sono “la forma” con la quale si esprimono le necessità di informazioni oppure la ricerca dei contenuti, ma le vere necessità possono essere sottintese a tali termini.
Una chiave di ricerca del tipo “pulizia dei denti” in teoria si rivolge ad una esaustiva esposizione di tutti i suoi aspetti (in che cosa consiste, perché farla, come avviene ecc.) ma in pratica porta con sé altri interrogativi del tipo:
ovvero bisogni “impliciti” di informazioni. Comprendere esattamente quali sono i veri scopi che muovono le persone, consente di agire positivamente sulla user experience: se i testi vengono percepiti come utili si può ridurre il bounce rate, aumentare il tempo di permanenza dentro il sito ed invogliare gli utenti a rispondere alle call to action sparse tra i contenuti.
Negli ultimi anni Google ha favorito molto i meccanismi volti a riconoscere l'attinenza di un contenuto con l'intento di ricerca presunto alla base di una query: basti pensare all'introduzione di Hummingbird pochi anni fa finalizzato ad offrire risultati maggiormente utili per i navigatori.
Ovviamente i risultati restituiti da Big G sono influenzati anche dalle esperienze di navigazione precedenti e dalla posizione dei dispositivi mobili: questo contribuisce a generare delle serp del tutto personalizzate sulla base delle necessità di ognuno di noi.
Ne sono un esempio le query del tipo “idraulico vicino a me” che offrono risultati del tutto diversi a seconda della posizione da cui si digita la ricerca, oppure ricerche come “panda” che variano sensibilmente se a digitarle è qualcuno con interessi automobilistici, animalistici oppure ... di SEO.
Inoltre incidono anche gli interessi complessivi del pubblico, ovvero, se digiti “Leonardo” proprio nel periodo in cui Leonardo di Caprio vince un prestigioso riconoscimento, probabilmente vedrai più risultati su quest’ultimo anziché sull'autore della Gioconda.
Vuoi una mano per comprendere cosa serve davvero al tuo sito per scalare le posizioni su Google?Sono qui a tua disposizione!
Comprendere l'intento di ricerca (o search intent, se esso si manifesta su un motore di ricerca) sul quale si vuole focalizzarsi consente di realizzare contenuti che con maggiori probabilità raggiungeranno le prime posizioni.
Per individuare il search intent puoi avvalerti di vari strumenti, fra cui:
Consente di evidenziare le parole di ricerca affini a quelle ipotizzate, tuttavia è uno strumento rivolto ad un target di pubblicitari e pertanto orientato alle query transazionali.
La funzione Google Suggest completa automaticamente le frasi che digiti sulla barra di ricerca con le alternative che esso presume più ricercate. Uno sguardo a queste opzioni (che vengono riportate anche in fondo alla pagina delle serp) ti consente di tastare il polso degli argomenti più ricercati attorno a un dato tema.
Un software free per indagare sulle domande che vengono poste in rete attorno a un dato argomento in forum, blog e altre piazze online. Permette di riportare sotto forma di ruota tutte le proposizioni che esprimono intenti di ricerca specifici riguardo l'argomento di partenza.
Un tool gratuito rivisitato nel 2018, che offre numerose varianti delle parole chiave utili a identificare interessi specifici in merito a un certo argomento. Funziona anche con la lingua italiana.
SeoZoom è un'avanzatissima suite SEO italiana che permette di evidenziare le intenzioni di ricerca più attendibili per ogni combinazione di parole chiave.
La piattaforma per l'analisi delle visite è uno strumento molto apprezzato da chi si occupa della realizzazione di siti web professionali. Permette di evidenziare quali sono le chiavi di ricerca che portano visitatori al tuo sito (e trarne considerazioni sulle loro necessità da soddisfare).
E tu, che cosa ne pensi? Quali sono le considerazioni che svolgi nell’analisi dell’intento di ricerca? Commenta questo articolo e fammi sapere la tua!
Mi chiamo Gianluigi Canducci, sono un esperto in web marketing, web designer, consulente e social media manager con sede a Cervia tra le province di Rimini, Ravenna e Forlì Cesena. Ho oltre 10 anni di esperienza nel campo e assieme ai miei collaboratori mi occupo della gestione di account Instagram e gestione pagine Facebook e della loro sponsorizzazione con annunci pubblicitari social ads mirati, di realizzazione di App personalizzate e di indicizzazione di siti web su Google. Sono a disposizione di piccole e medie imprese, freelance e brand personali in cerca di una figura con esperienza e dedizione.